Visión de reojo / Visione di traverso

La verdá, la verdá, me plantó la mano en el culo y yo estaba ya a punto de pegarle cuatro gritos cuando el colectivo pasó frente a una iglesia y lo vi persignarse. Buen muchacho después de todo, me dije. Quizá no lo esté haciendo a propósito o quizá su mano derecha ignore lo que su izquierda hace. Traté de correrme al interior del coche – porque una cosa es justificar y otra muy distinta es dejarse manosear – pero cada vez subían más pasajeros y no había forma. Mis esguinces sólo sirvieron para que él meta mejor la mano y hasta me acaricie. Yo me movía nerviosa. Él también. Pasamos frente a otra iglesia pero ni se dio cuenta y se llevó la mano a la cara sólo para secarse el sudor. Yo lo empecé a mirar de reojo haciéndome la disimulada, no fuera a creer que me estaba gustando. Imposible correrme y eso que me sacudía. Decidí entonces tomarme la revancha y a mi vez le planté la mano en el culo a él. Pocas cuadras después una oleada de gente me sacó de su lado a empujones. Los que bajaban me arrancaron del colectivo y ahora lamento haberlo perdido así de golpe porque en su billetera sólo había 7.400 pesos de los viejos y más hubiera podido sacarle en un encuentro a solas. Parecía cariñoso. Y muy desprendido. (Luisa Valenzuela, Aquí pasan cosas raras, 1975)
La verità, la verità, mi piantò la mano nel culo ed io ero già sul punto di urlargli qualcosa quando l’autobus passò di fronte a una chiesa e lo vidi farsi il segno della croce. Bravo ragazzo dopo tutto, mi dissi. Forse non lo sta facendo di proposito o forse la sua mano destra ignora ciò che fa la sinistra. Tentai di spostarmi verso l’interno del bus – perché una cosa è giustificare e altra cosa molto diversa è lasciarsi palpeggiare – ma ogni volta salivano altri passeggeri e non c’era modo di farlo. I miei contorcimenti servirono solo a che lui mettesse meglio la mano e perfino mi accarezzasse. Io mi muovevo nervosamente. Lui anche. Passammo di fronte a un’altra chiesa ma non se ne rese conto e portò la mano alla faccia solo per asciugarsi il sudore. Io cominciai a guardarlo di traverso facendo finta di niente, non credesse che mi stava piacendo. Impossibile spostarmi e questo mi agitava. Decisi allora di prendermi la rivincita e a mia volta gli piantai la mano nel culo. Pochi isolati dopo un’ondata di persone mi allontanò a spintoni dal suo fianco. Quelli che scendevano mi strapparono dall’autobus e ora mi rammarico di averlo perso così di colpo perché nel suo portafoglio c’erano soltanto 7.400 pesos , di quelli vecchi, e gli avrei potuto tirar fuori di più in un incontro a tu per tu. Sembrava affettuoso. E molto disinteressato.

Tradotto da Laura Ferruta
 

narradora